sabato 16 febbraio 2013

Serifos, la genuina!

di: Michela Allara (micabo)





1 sett 12: milano – santorini – paros

2 sett 12: paros – serifos

9sett 12: serifos – milos

16 sett 12: milos – mikonos

17 sett 12: mikonos – milano



Da 13 anni ogni settembre Gianni ed io torniamo nella nostra amata Grecia a riempire i polmoni di ossigeno, alla ricerca di un’isola poco toccata dal turismo, facendo tappa in un’altra più conosciuta.
Quest’anno la scelta è caduta su Serifos ed il viaggio è stato organizzato di conseguenza, con le tappe sopra segnate….ed è stato tutto perfetto!!!
In questo diario descriverò soprattutto l’esperienza nella pura Serifos.



Sabato 1 sett 2012
Arriviamo alle 10.40 a Santorini, prendiamo velocemente un taxi e durante la corsa iniziamo a goderci i primi scorci di questo panorama che ci accompagnerà per i prossimi 16gg!!! Il porto è come sempre caotico ma abbastanza ben organizzato, e puntuali a mezzogiorno salpiamo con la Hellenic Seaway che ci porterà a Paros in circa 2 ore. Lo scorso anno abbiamo trascorso 3gg a Parikia e ci dirigiamo a colpo sicuro verso l’Hotel Livadia. Subito accolti con un sorriso, ci cambiamo alla velocità della luce e dopo una birretta ristoratrice nella taverna sulla spiaggia dell’albergo, ci trasciniamo alla vicina spiaggia cittadina. Lo scorso anno l’avevamo snobbata, ma quest’anno l’abbiamo goduta appieno: siamo praticamente svenuti addormentati sulle sdraio, sotto un sole stupendo e dopo un bagno rigenerante in acque stupende! Il riposo ci ha ritemprato e dopo una rapida doccia in albergo siamo andati a fare un giro in paese: ci sentiamo nel posto giusto e davvero sereni!!!
Visitiamo nuovamente la bellissima Chiesa dalle 100 porte, bighelloniamo fra le viuzze bianche, e ci rilassiamo con un aperitivo col primo tramonto di questo viaggio al bar del Kastro.
Ora mi sento davvero in piena vacanza!
Ricordandoci l’ottima moussaka dello scorso anno avendo come sfondo le ultime luci del tramonto sul mare, siamo tornati per cena al mitico e casalingo Mira. Le aspettative non sono andate deluse e mi sento sempre più in armonia con la mia Grecia!!!
Passeggiamo ancora un po’ sul lungomare e poi nanna, pronti per iniziare domani una nuova avventura!!!




Domenica 2 sett

Dopo un’abbondante colazione nella nostra taverna col sole che ci abbaglia saliamo sul traghetto della NEL Lines, che io adoro: all’interno le poltrone sono comodissime, ma si può anche stare sui ponti godendosi i panorami più o meno protetti dal vento! E finalmente vediamo l’isola che ha monopolizzato buona parte delle mie serate quest’inverno: SERIFOS




"Secondo la mitologia greca re Acrisio di Argo, padre di Danae, contrariato dalla mancanza di un erede maschio, chiese ad un oracolo se le cose sarebbero cambiate: l’oracolo gli rivelò che sarebbe stato ucciso dal figlio di sua figlia.

Danae era senza figli, così Acrisio la rinchiuse in una torre, ma Zeus, sotto forma di pioggia d’oro, andò da lei che rimase incinta. Da questa unione nacque Perseo.

Deciso a non provocare l’ira degli dei uccidendo la sua prole, Acrisio chiuse i due in una cassa di legno e li gettò in mare; su richiesta di Zeus, Poseidone calmò le acque e Danae e suo figlio sopravvissero approdando a SERIFOS!

Qui furono accolti da re Polidette, che crebbe Perseo come un figlio ma il cui amore fu sempre respinto da Danae; per vendetta il re lo mandò a combattere Medusa, sperando di causare la morte dell’eroe.
Perseo invece tornò vittorioso con la testa di Medusa alla cui vista il re e tutti gli abitanti vennero magicamente pietrificati. Questo spiegherebbe l’aspetto frastagliato e roccioso dell’isola!

Successivamente Perseo ucciderà effettivamente suo nonno Acrisio colpendolo accidentalmente con un disco durante lo svolgimento di giochi atletici."

Sono mesi che aspetto di sentire il rumore del ponte che cala e, abbagliata dal sole, approdare in un nuovo porto, alla scoperta della semplicità, dei colori, dei profumi di queste isole che riescono sempre ad infondermi un’assoluta serenità !
Dopo un piccolo disguido sul nostro orario d’arrivo ci viene a prendere al porto il proprietario dell’ALEXANDROS & VASSILIA sito a Livadakia e ci troviamo subito catapultati nell’atmosfera greca; tutti ci accolgono con saluti e abbracci, ma la nostra stanza non è ancora pronta: “5 minuti”. Negli anni abbiamo imparato che il “grecia time” non ha nulla da invidiare all’”afrika time” ed infatti abbiamo nel frattempo mangiato un’ottima insalata greca, sorseggiato 2 Alpha (qui la Mythos risulterà introvabile) e sonnecchiato prima di raggiungere la nostra camera! Ma ne valeva la pena!!
È quella concordata, con un terrazzo con vista incantevole sulla taverna e sulla spiaggia e 2 camerette con bagno: è tutto perfetto!



 

Il tempo di disfare le valigie e ci precipitiamo in spiaggia: Livadakia è bellissima, ma ci spingiamo fino alla spiaggia naturista di Karavi, che deve il suo nome (nave) ad un naufragio avvenuto nella sua baia: è di sabbia e ciottolino, non attrezzata e quasi priva di alberi. Il meltemi oggi si fa sentire, ma godiamo appieno questa spiaggia silenziosa ed il suo mare limpido e ci pervade un assoluto senso di tranquillità: oltre a noi ci sono solo una famiglia ed 1 coppia che risiede negli studio adiacenti. Al ritorno ci fermiamo al vicino campeggio per comprare qualcosa per un piccolo aperitivo da gustare sulla nostra terrazza, ma chiuderà domani e l’offerta è davvero scarsetta!!! Pazienza: cracker, patè e birretta fanno la loro parte mentre ci godiamo l’incantevole panorama su quest’isola ancora tutta da scoprire……finora abbiamo avuto solo un assaggio!!



Decidiamo di cenare nella taverna del nostro studio: il fritto di pesce è ottimo ma capiamo che mentre a pranzo ci sono molti avventori per via dell’annessa spiaggia, a cena non hanno clientela. Sicuramente in alta stagione è diverso.
Lo studio è vicinissimo al porto di Livadi e andiamo a fare una passeggiata: il paese è carino, con case cubiche e bianche costruite secondo l’architettura cicladica, sviluppato soprattutto sul lungomare e con piccole barche che ondeggiano sulla banchina. Ci sono molte taverne e locali dove bere e mangiare qualcosa, quasi tutti con tavolini sulla spiaggia, 3 piccoli market, 2 stupefacenti bakeri e qualche carinissimo negozietto di souvenir.
Prendiamo un ouzo ed un vino locale allo yacht club (ex kafenion) godendoci le luci sul porto e quindi nanna.





Lun 3 settembre

Che sensazione aprire le finestre e vedere quei colori, il mare, il cielo…era proprio quello che volevo!!!
Dopo la colazione in taverna partiamo ad esplorare l’isola!
Innanzitutto affittiamo lo scooter, compagno essenziale del nostro futuro girovagare: c’è un noleggio subito all’arrivo dei traghetti ed uno nella parallela del lungomare, per noi più comodo. Contrattiamo a 50euro per 6gg: ottimo!
Velocemente compriamo il giornale italiano -ovviamente di ieri- ed il pranzo in una delle più belle bakeri che abbia trovato in Grecia! Ora l’isola è nostra!!!

Partiamo alla scoperta della Chora, capoluogo di Serifos, sul lato orientale dell’isola a 5km da Livadi. È bellissima, tipicamente cicladica, con case bianche arroccate su mille scalini, strette stradine, mulini a vento, costruita sulla roccia della baia di Livadi per proteggerla dalle invasioni dei pirati.
Gironzoliamo un po’, incontriamo numerose chiesette fra cui la chiesa di Agios Ioannis Theologos costruita, secondo la tradizione, su un tempio di Atene; ma la vera chicca è il castello veneziano del 1434 con la chiesa di Agios Costantinos: da qui l’Egeo si perde nell’orizzonte e si possono vedere Sifnos, Kythnos, Milos e Kimolos!!! È uno spettacolo mozzafiato!




L’arsura ci ha messo un po’ di sete, per cui una sosta allo STOU STROU nell’incantevole piazza di Myloi è d’obbligo!


 

In paese si trovano anche un museo del folklore con articoli della vita tradizionale ed esemplari della ricchezza della terra dell’isola, un piccolo teatro della capacità di 300 persone attivo ed una collezione archeologica con reperti del periodo ellenistico e romana nel palazzo del Municipio. Purtroppo non capiteremo mai durante l’orario di apertura per cui non siamo riusciti a vederli! A settembre gli orari sono spesso vaghi!

E dopo questo scarpinare nel bianco abbagliante delle viuzze della Chora…………………mare arriviamo….!!!!!!!!!!

Gironzoliamo un po’ in scooter lungo la costa sud arrivando a Vagia, un’ampia spiaggia di sabbia di cui si racconta che, scavando un piccolo foro sulla sabbia dove le onde si infrangono, si può trovare l’acqua potabile!

Purtroppo non ho potuto verificarlo perché il meltemi infierisce parecchio e scegliamo di fermarci a Ganema (7km. da livadi), a ferro di cavallo e più protetta.
Qui molti tamerici offrono ombra e riparo, i suoi ciottoli luccicano al sole e l’acqua è splendida; è frequentata da alcune famiglie greche che al solito banchettano con quantità industriali di cibo e mentre mi divoro il mio gigantesco panino, Gianni inaugura le sue nuotate quotidiane di 45 minuti! Il relax è totale!!!
Adoro sentire tutto il mio corpo che si scalda al sole, dimenticando completamente il freddo dell’inverno, e intanto guardare il mare che luccica e che si fonde col blu del cielo…e osservare un nuotatore che increspa l’acqua diventando un tutt’uno con essa……….!!!!!!: ma è mio marito!
È bellissimo nel suo ambiente naturale!
 

Dopo esserci crogiolati per un po’ sulla spiaggia torniamo al porto per comprare qualcosa di più serio per il tradizionale aperitivo in terrazza. A spesa fatta ci attirano i tavolini posizionati sulla sabbia dei numerosi localini del lungomare e ci fermiamo all’ALOHA (connessione wi-fi gratuita) e ci gustiamo una birretta seduti sui divanetti ad 1cm. dall’acqua!
 



 
La sensazione di pace è infinita mentre, con la pelle accaldata, osservo il mare, le barchette ormeggiate, la famiglia di anatre e mi rendo conto che sono qui da sole 24 ore e che godrò di queste sensazioni per altri 6 giorni!!!
Ci trasferiamo quindi nel nostro terrazzino, doccia e si va a cena!
Da anni mio marito cerca inutilmente il kokoritso assaggiato a Patmos, per cui proviamo al kebab, ma anche qui niente da fare! Pare sia impossibile trovarlo nelle cicladi a settembre!!!
Comunque mangiamo molto bene spendendo poco. Concludiamo la serata al KARNARIO, attirati dalla musica vintage e da un bellissimo gattone rosso che la fa da padrone!
Il proprietario è un simpatico giramondo originario di Atene stabilitosi qui da anni che accompagnerà tutte le nostre prossime serate; saremo infatti conquistati dal suo modo di fare, dai suoi aneddoti, dal suo rakomelo…e tutte le nostre serate future si concluderanno qui.


 

Mar 4 settembre

Oggi perlustriamo la costa est e decidiamo di fermarci ad AGIOS SOSTIS: si tratta di un istmo con 2 spiagge non attrezzate, la più bella di sabbia coronata da alcuni alberi che regalano ombra. In cima alla roccia che le divide c’è la caratteristica chiesetta bianca col tetto azzurro!
L’acqua è limpida con mille sfumature di turchese e noi siamo completamente immersi nei colori che adoriamo! Sarà una delle mie spiagge preferite!

Ci spostiamo a Lia, naturista, non attrezzata, di ciottoli, priva di ombra, molto bella; qui il vento è forte per cui non ci fermiamo molto.

Entrambe le spiagge sono raggiungibili con un breve tratto di sterrato ed un altrettanto breve tratto a piedi.

Solito giretto in paese, aperitivo nel nostro terrazzo, doccia e optiamo per una cena a base di pesce al TAKIS. Il ristorante è sul lungomare coi tavolini sulla spiaggia e ha pesce freschissimo; abbiamo infatti mangiato molto bene, le orate alla griglia erano ottime, ma non lo consiglierei: non ho mai pagato 62 euro in Grecia per una cena! È tantissimo!!

Rakomelo al Karnario e nanna.



Merc 5 settembre

Questa mattina proseguiamo la perlustrazione della costa est e scegliamo Psili Ammos, una delle più rinomate dell’isola, a 8km da Livadia. Dall’alto non ci conquista: il mare è molto mosso e sembra bella, ma non più di tante altre viste in Grecia. Non capiamo le ottime recensioni addirittura del Daily Times!

Poi scendiamo ed arriviamo alla sabbia….… Ho toccato la sabbia del deserto dell’Egitto e della Tunisia, delle spiagge di Diano Marina, delle Mauritius, di Capoverde, di Fuerteventura e Gran Canaria, ma una così fine non l’avevo mai sentita! Praticamente cotone! E per me che sono appassionata di giardinaggio, vedere un fiore così candido e splendido crescere nella sabbia a pochi metri dal mare è stato un miraggio!

 

Purtroppo il meltemi non rende giustizia a questa spiaggia paradisiaca, quindi sguazziamo poco in acqua, ma sprofondiamo in questo materasso di sabbia fra le braccia di Morfeo!

 

Dopo un sonno ristoratore ci rifocilliamo nella taverna annessa (in alta stagione ce n’è un’altra) e torniamo alla base.

Ci fermiamo a leggere un po’ sulle sdraio in spiaggia del nostro studio apprezzando la pace, il silenzio rotto solo dal rumore delle onde…questa sì che è vita!!!

Finalmente forse il vento sta calando e quindi decidiamo di andare a vedere il tramonto alla chora: quanti scalini ho fatto in questi anni per vedere i tramonti in Grecia! Credo tantissimi, ma ne è sempre valsa la pena! Spettacolare!

Intanto si è fatta ora di cena e nella piazzetta di Myloi veniamo subito conquistati da Zorbas: è la classica taverna tutta bianca e blu, gestita da una signora e dal marito che questa sera è assente, per cui lei prende gli ordini, cucina, serve, tutto da sola!!! Ma soprattutto parla solo ed esclusivamente greco!!! L’occasione giusta per sciorinare il poco che ho imparato in questi anni; adoriamo questi luoghi ancora così naturali e poco condizionati dal turismo! Le sue polpette sono ottime e la salsiccia cotta nel vino -sausage- davvero strepitosa! Ancora una passeggiata sul lungomare e rientriamo.





Gio 6 settembre

Finalmente una giornata senza vento!!! Decidiamo allora di approfittare della nostra splendida spiaggia di Livadakia, lunghissima, con acque cristalline che oggi sono lisce come l’olio. Le nuotate non si contano e tantissimi piccoli pesci sguazzano con noi!

 


 
In questo periodo è molto poco frequentata, ma qui si trovano alcuni locali, 3 taverne, 1 campeggio e nella via dietro numerosissimi studios, per cui credo che ad agosto sia abbastanza movimentata, vista anche la vicinanza al porto. Ora è quasi tutto chiuso, ma per noi questa è la situazione ideale: ci sembra che tutto sia solo per noi!

Verso le 15.00 oramai cotti dal mare e dal sole, dopo una deliziosa omelette con feta, inizia a mancarci il nostro gironzolare in scooter… Senza vento è la giornata ideale per scoprire la parte nord-est dell’isola: i panorami che ci accompagnano sono stupendi e le sensazioni che proviamo sono pervase di un assoluto senso di libertà! Osserviamo la Chora da un altro lato.

 

Incontriamo Il villaggio di Kentarhos o Kallitsos, abitato quasi solo esclusivamente nel periodo estivo

Ed arriviamo al Convento di Taxiarches, costruito nel 1572, dedicato agli arcangeli Michele e Gabriele, protettori dell’isola.
Dall’esterno sembra un’enorme fortezza ed in effetti i monaci furono spesso costretti a difendersi dall’attacco dei pirati attratti dalle sue numerose ricchezze. Insieme a noi ci sono 2 coppie di francesi e veniamo accolti dall’unico monaco attualmente abitante. L’interno sembra un micromondo pervaso di silenzio e serenità, con molte piante e numerosissimi mici!
La nostra reporter Michela!
Il monaco ci accompagna a visitare il santuario, ci mostra i numerosi affreschi in parte di Emmanuel Scordilis, una piccola ma pregevole collezione di oggetti ecclesiastici, manoscritti bizantini e documenti vari, un meraviglioso portale di marmo e legno intagliato ed un magnifico trono episcopale scolpito.
Dopo averci chiesto una piccola offerta il monaco ci offre i loukomades che prepara lui e ci lascia liberi di curiosare e fare foto; anche da qui il panorama è splendido.

 


...e il suo innamoratissimo compagno di viaggio Gianni....
Rientriamo quindi alla base e con rammarico ci rechiamo a fare il biglietto del traghetto che domenica ci porterà a Milos. Meno male che abbiamo optato per la NEL Lines, perché pare che quella di oggi sia stata solo una breve pausa del meltemi, e le navi veloci, oltre a non piacerci, viaggiano solo fino ai 8|9 nodi!
Fra 2 gg lasceremo questo angolo di Paradiso e mi rendo conto di come, poco per volta, questi luoghi mi stiano rubando l’anima..............sento di essere in assoluta armonia col mio modo di essere, di pensare, di vivere…e soprattutto di essere in completa sincronia col mio meraviglioso compagno di viaggi: mio marito Gianni! Noi abbiamo tutto in comune, dato che ci unisce la passione per un lavoro impegnativo ma appagante al tempo stesso, ma la Grecia riesce sempre a regalarci momenti indimenticabili da vivere insieme!
 
 
Questo pomeriggio abbiamo fatto tardissimo e dopo una breve tappa a casa ci precipitiamo di nuovo alla Chora per cenare in una taverna di cui non ricordo il nome e che avevamo adocchiato ieri: è situata poco fuori dal villaggio, alla fine del parcheggio, ma dai suoi tavolini si domina l’intero paese e tutta la vallata! La cena è stata all’altezza ed il prezzo anche!

Solita passeggiata sul lungomare, greek coffee al Karnario e nanna………..





Ven 7 settembre

Come ci avevano preannunciato ieri il vento oggi soffia forte e la mia speranza di rivedere Psili Ammos placida e tranquilla svanisce! Pazienza, ci dirottiamo allora nuovamente ad Agios Sostis, dove questa sera si svolgerà la processione e la festa. Per tutto il giorno sarà infatti un via vai di gente che arriva con ogni mezzo precorrendo sentieri impraticabili a piedi: fuoristrada, asini, motorini… sono tutti carichi di cibo, bevande e sedie ed i loro canti accompagneranno ininterrottamente i nostri bagni! Dopo qualche ora il tono si fa’ un po’ stridulo, non oso pensare cosa sarà questa sera!!!!
E mentre sguazziamo fra queste acque limpidissime, con sottofondo di cantate popolari, accade una cosa stupenda: Gianni vede un cormorano ed iniziamo a nuotare con lui!!! Sembra di essere dentro ad un documentario e siamo totalmente fusi col mare attorno a noi!

Solita birretta al porto, aperitivo in terrazza, doccetta e siamo pronti per la cena.

Complice Tripadvisor scegliamo Stamatis, una taverna sulla spiaggia ma ben riparata dal meltemi, un pochino defilata verso la fine della passeggiata con un deliziosa vista sul porto e sul lungomare. Qui ho mangiato le migliori keftedes della mia vita!





Sab 8 settembre

Oggi il meltemi raggiunge gli 8 nodi ma è l’ultimo giorno e vogliamo assolutamente andare alla scoperta della parte sud-ovest dell’isola.

Affascinati da panorami incredibili arriviamo alla prima tappa: il villaggio di Koutalas, sviluppatosi quando le miniere dell’isola erano operative, in quanto centro di estrazione; lungo la spiaggia, di sabbia e ciottoli orlata di tamerici, ci sono ancora le vecchie case dei minatori oggi ripristinate e divenute case per vacanze. Nei pressi si vedono ancora delle scale di caricamento in ferro, binari, carri ed innumerevoli gallerie abbandonate. Un po’ desolante ma interessante.

Proseguiamo verso Megalo Horio, oramai un villaggio fantasma in cattivo stato, ma che alla fine dell’800, quando l’industria mineraria era al suo culmine, contava vari negozi, scuole e 2 ospedali; ovunque si vedono infatti gli ingressi delle gallerie. Da Aspropyrgos (Torre Bianca), attualmente in restauro e davvero mal segnalata, si domina tutta la baia di Koutalas.

La nostra esplorazione prosegue fino a Megalo Livadi, porto principale dell’isola fino al 1963, anno in cui le miniere chiusero. Qui si trovavano un laboratorio chimico, scuola, stazione di polizia, negozi, sarto, calzolaio; alcuni di questi edifici sono ancora esistenti ma abbandonati. Abbiamo visitato il palazzo sede della società mineraria “Serifos-Spilialeza”, fatiscente ed alquanto pericolante

 



Il museo è chiuso a data da destinarsi! Passeggiando incontriamo la statua in commemorazione della sanguinosa rivolta dei minatori del 1916 per ottenere migliori e più salubri condizioni di lavoro. Dall’altro lato della baia un’enorme scala scaricatrice in metallo nasconde tutto intorno macchine, carrelli, rotaie…






 

Ci reidratiamo in una delle 2 taverne sulla spiaggia e ci guardiamo un po’ intorno: oggi è il nostro ultimo giorno!!!! Questa spiaggia dalle descrizioni che ho trovato dovrebbe essere bellissima, ma oramai ho raggiunto la pace dei sensi ,e nemmeno il meltemi che increspa il mare al punto di mangiarsi l’intera striscia di sabbia riesce ad infastidirmi!
In questo oramai piccolissimo porto ci siamo solo noi, una coppia di turisti con una neonata, i gestori ed un paio di anziani seduti ad osservare il mondo.

Perdonatemi l’attacco di romanticismo



Di fronte a me l’orizzonte

si fonde col mare

che si perde nel sole.

E accanto a me colui che mi completa.



A questo punto ci è venuta voglia di un bagnetto e visto che da queste parti il meltemi lo rende impossibile decidiamo di spostarci in direzione porto alla ricerca di qualche baia tranquilla.
Passiamo dall’entroterra credendolo meno esposto, ma si rivelerà un’attraversata piuttosto impervia, con improvvise folate che ci facevano sbandare in continuazione! Fortunatamente arriviamo sani e salvi ma le spiagge sono pressoché impraticabili! L
a più tranquilla sembra essere Avlomonas, una lunga striscia di sabbia fine che prosegue alla fine del porto e del lungomare, con alcuni ombrelloni in affitto e molti tamerici; l’acqua è limpida ed in questo periodo nonostante la vicinanza a Livadi è semideserta. Seppure la sabbia ci sferzi in continuazione il corpo, riusciamo a fare l’ultimo bagno in queste acque meravigliose! Oramai il senso di malinconia legato alla fine di quest’esperienza inizia a pervaderci: tutto di Serifos ci ha conquistati e l’idea di lasciare le piccole abitudini createsi in pochi giorni, le sensazioni provate, i suoi colori inizia a farci male! Ci spostiamo quindi a crogiolarci ancora un po’ al riparo della nostra taverna e con calma ci prepariamo per cena. Decidiamo di bissare Stamatis ed osservando le luci del porto la nostra ansia da abbandono aumenta!!! Ed ovviamente la serata si conclude al Karnario: il proprietario ci accoglie con uno dei suoi soliti aneddoti ed al posto delle abituali arachidi che accompagnano la nostra ordinazione, questa sera si presenta con dell’ottime fettine di frutta fresca! Sembra quasi che legga dai nostri visi che siamo in partenza! Il gattone rosso che tutte le sere ha colmato il mio giornaliero bisogno di coccole feline scaldandomi le gambe, anche oggi si prodiga in fusa, fino a che non passa la solita vamp a pelo lungo che come sempre risveglia immediatamente i suoi ormoni: e inizia la rituale danza di corteggiamento!

Ci concediamo l’ultima birretta sul nostro terrazzo, ammirando la luna e le poche luci che si riflettono sul mare: e se da un lato lasceremo un po’ del nostro cuore qui portandoci via un pezzettino di Serifos, dall’altro la nostra mente inizia a volare a Milos!!!



Dom 9 settembre - Milos

Abbiamo ancora qualche ora davanti a noi e ci gustiamo il tempo rimasto. La scelta di soggiornare all’Alexandros-Vassilia si è rivelata davvero azzeccatissima!!! È stato il nostro piccolo angolo di paradiso!
Dopo una colazione in riva al mare, facendo 3 passi stendiamo l’asciugamano sulla bianca spiaggia di Livadakia, nuotiamo insieme ai pesciolini in un mare trasparente e ci asciughiamo sotto un caldissimo sole….

Arriva però il tempo delle note dolenti: è ora di fare la valigia!

Tutte le persone che lavorano nella taverna e nel bar annesso alla spiaggia vengono a salutarci e noi, a malincuore, saliamo sul furgoncino di Kiriaki che ci accompagnerà al porto. Dopo aver comprato il pranzo alla bakeri ci piazziamo al bar del porto preparandoci all’attesa: il mare è davvero mosso e il vento aumenta sempre più! Ma l’affidabile NEL Lines, con solo 1 oretta di ritardo inizia a vedersi in lontananza.


 
Ancora un ultimo sguardo a quest’isola meravigliosa e le lacrime iniziano a scendere…

 

Non starò a raccontare la mia esperienza nella bianchissima Milos perché tanti diari mi hanno preceduto e non saprei fare di meglio! Raccomando però assolutamente di arrivare con un traghetto lento che permetta vedere l’entrata nel golfo: sembra di essere in un’escursione, si vedono Apollonia, la costa, gli Arkoudes, Klima con i suoi coloratissimi syrmata e ci si innamora di quest’isola ancora prima di metterci piede!
Noi abbiamo soggiornato a Kanava, al Roula studio e ci siamo trovati stupendamente! Si trova a 3km da Adamas, in direzione delle spiagge più belle, per cui ottimo se si ha uno scooter perché vicinissimo a tutto, ma non indicato senza un mezzo di trasporto.
È un pochino isolato, ma con una vista mare eccelsa, studio ampi, puliti e curatissimi (noi avevamo camera cucina bagno) con terrazza o patio superlativi; ogni sera, comodamente seduta fuori da “casa mia” contemplavo un sole rosso fuoco che si spegneva dietro la punta dell’isola.

La nostra intenzione era di fare un’escursione indipendente di 1-2gg a Kimolos, ma purtroppo il meltemi continuerà ad essere il nostro fido compagno di viaggio, per cui non riusciremo nemmeno a fare mezza giornata! Pazienza, ci toccherà tornare da queste parti un’altra volta! Tanto ci manca ancora Sifnos!

Credo che Milos, come Paros e credo Naxos (mi manca ma rimedierò) siano perfette per tutti: qualsiasi cosa tu stia cercando qui la troverai…





Dom 16 settembre - Mykonos

A malicuore lasciamo quest’isola che ci ha dato più di quanto ci aspettassimo e con un aliscafo salpiamo per Mikonos. Non è sicuramente il tragitto più sensato né il più economico ma adoriamo trascorrere l’ultima serata in quest’isola vivace e soprattutto ci è costato pochissimo il volo di ritorno con easy jet! Ci aspettavamo 6 ore pesantissime chiusi dentro l’aliscafo, invece abbiamo rivissuto anni di estati in Grecia attraverso (mannaggia!) gli oblò! Ci siamo fermati nei porti di Amorgos, Koufonissi, Santorini…quanti ricordi….

E dalla tranquillità del porto di Milos scendiamo nella babilonia di Mikonos! Abbiamo un attimo di smarrimento, ma riconosciamo Maria che è venuta a prenderci con suo marito e ci sentiamo di nuovo e comunque subito a casa!

Mikonos con le sue stradine bianche ed i suoi paesaggi mozzafiato è il nostro punto fermo di passaggio fra la pace ed il silenzio delle isole meno battute e la frenesia ed il rumore della vita quotidiana. Trascorriamo un pomeriggio magnifico girovagando fra le sue viuzze, ci sciogliamo davanti all’ennesimo struggente tramonto che questa vacanza ci regala e facciamo i ragazzini allo Scandinavian fino a notte! Ora siamo pronti a tornare nella nostra vera casa!



Lun 17 settembre

Mikonos, Milano, Torino, casetta, arriviamo! Non vedo l’ora di ritrovare le mie persone di tutti i giorni, i miei animaletti, le mie piante, il mio vivere sempre di corsa…….come ad ogni vacanza, superato il dolore iniziale nel lasciare questi posti stupendi, subentra il desiderio di tornare nel mio micromondo!

E come sempre mi ributterò nella mia vita col solito entusiasmo ma con una carica ed una ricchezza sempre maggiori!

E come sempre inizierò subito ad organizzare il prossimo settembre in Grecia: Karpathos Chalki Kassos – Naxos Iraklia Donoussa Schinoussa – Ikaria e le isole Fourni, queste sono le prossime idee…

E come sempre, mentre scrivo, sogno di nuovo quell’azzurro, quel bianco...




 

 







Alloggi:

Serifos:


Milos:











lunedì 11 febbraio 2013

Creta ovest: paradiso per tutti!

di:  Monia Montini

(moniaae)










Ed ecco che finalmente dopo 5 anni in cui non ci siamo mossi di casa e 6 mesi di programmazioni e fantasticherie (mie) il 3 settembre verso le 8 di mattina ci dirigiamo verso l'aeroporto di Bologna per prendere l'aereo che ci porterà a Creta: viaggio di prime volte.. prima volta in Grecia, prima volta fai da te tramite internet (credo di aver fuso booking il forum di tpc e tripadvisor!) e primo viaggio "serio" per la pargola che aveva capito solo che "si va al mare co l'aerio".
Partiamo lasciando una Bologna piena di pioggia e nebbia per approdare in un piccolo aeroporto immerso in un paesaggio brullo e secco... Trentaquattro gradi fermi, senza vento, che subito ci fanno disperare nei nostri jeans lunghi e scarpe da ginnastica...
 
Usciamo, becchiamo il bus delle 16,35 e partiamo alla volta della città, Hanià che ci accoglie caotica più che mai...con trolley e pupa al seguito cerchiamo di raggiungere la nostra camera allo Stoa Rooms ma l'impresa si fa ardua: sbagliamo strada e facciamo un luuunghissimo giro; poi però grazie a un gentile edicolante (che si premura non solo di darmi indicazioni, ma vendendomi la mappa segna a penna la via che cercavo, lithinon visto che non c'era nome!) riusciamo ad imboccare il porto veneziano dalla parte della fortezza Firkas....
 
È quasi ora di cena (per gli inglesi?) e ci sono già i primi "buttadentro" che ci aiutano ulteriormente a trovare i nostri alloggi...approdiamo a una viuzza dietro la moschea dei giannizzeri dove dentro un portone troviamo un piccolo cortile.. e Ioannis è lì ad attenderci con il suo sorriso e una camera ben più grande della tripla che prevedevo... infatti mi spiega che per non sò quale problema ha dovuto darmi un appartamento e non la tripla "but don't worry, it's a gift!"... Primi assaggi di una cortesia che spesso in Italia te la sogni!
 
Ci cambiamo, rinfreschiamo e partiamo alla ricerca del ristorante per cenare..."The laughing pig" mi impunto per mangiare lì e non è male: ho il mio primo incontro con la cucina cretese ma poi scopriremo taverne migliori.
Prima sera a scoprire il fascino del porto veneziano e le vie piene di negozietti...davvero indescrivibile! Sulla Lonely Planet ho letto che l'illuminazione del faro poteva essere migliore ma a me è piaciuta così tenue e romantica...
 
La mattina seguente la spendiamo tutta alla scoperta del faro veneziano e del porto, tanto che alle 12 vado in camera e chiedo a Ioannis a che ora era il drop-off...e lui mi risponde senza ombra di scocciatura alcuna "at 11,30".
Nello stesso momento mi telefona l'autonoleggio informandomi che chiudono alle 13... Vado in panico...l'autonoleggio è abbastanza lontanuccio e dopo aver richiuso alla bell'e meglio i trolley e sgomberato la camera Ioannis si premura di chiamarci un taxi e l'autonoleggio per dirgli di aspettarci...al mio chiedergli se potevo ripagarlo del disturbo mi guada incredulo esclamando:
"Hey, we are in Crete!"
 
Nell'attesa c'è tempo per chiacchierare amabilmente del fatto che ho una sola figlia e che sua nonna (di Ioannis) diceva qualcosa come (se ho ben capito) "da soli non si sta bene neppure in paradiso" arriva mio marito e si becca subito il consiglio di rimpinzarsi di yogurt con miele e noci (non so bene se lui o io) per dare all'Arianna un fratellino...
Lasciata la squisita cordialità di Ioannis ritiriamo la nostra peugeot 206+ (avevo ordinato una panda..Bene così!)



 
e ci dirigiamo verso Falassarna prendendo la strada che costeggia la spiaggia...un pranzo veloce a kissamos nella piazzetta del museo sotto un enorme albero sconosciuto e la bimba comincia già a diventare iperattiva....colpa dello iodio!


 




Dopo un breve viaggio superiamo la montagna e siamo finalmente a Falassarna! Al consorte piace molto il panorama e ci ripromettiamo di riprenderlo come si deve nei giorni successivi...Troviamo l'Hotel Petalida senza difficoltà, parcheggiamo...
 
 
 
Manco il tempo di tirare fuori tutto il valigiaio che dalla macchina a fianco sento un signore che mi fa "Ma tu sarai mica Monia?" cioè, ma nemmeno se ci sincronizzavamo con gli orologi ci potevamo beccare così! È Luigi, conosciuto "virtualmente" sul forum TPC.





 

Tempo di sistemare tutto e affrontiamo per la prima volta la discersa dei 70 scalini che dal Petalida porta al mare…davanti ci si presenta in tutta la sua bellezza la piccola baia sabbiosa e ROSA!

 
...di un rosa che non si ripeterà mai più nei seguenti 7 giorni: ho una ripresa in cui si vede chiaramente il contrasto tra il verde blu dell’acqua e i frammenti di corallo sulla battigia che creano una schiuma di un colore che pare impossibile…
Mia figlia impazzisce, ha visto poche volte il mare, e mai così bello, quindi riesco a toglierla dall’acqua solo quando batte i denti dal freddo o per rinnovargli la protezione.
La temperatura comunque è molto piacevole e con il vento costante nemmeno il marito può lamentarsi del caldo.



Nei giorni seguenti prima ci riposiamo e poi partiamo alla scoperta delle maggiori attrattive a noi vicine:
 


La prima è Balos, che come deciso molto democraticamente da me, abbiamo raggiunto via terra: la strada è sterrata, senza guard-rail e su dei bei strapiombi; alla fine si raggiunge una piazzola con una taverna e tante simpatiche caprette.. prima di affrontare la discesa decidiamo di prendere qualcosa e nel frattempo la pargola fa amicizia con una capretta molto docile…

Poi ci incamminiamo sul sentiero e poi sulla scaletta fende il fianco della montagna fino alla laguna.. un paradiso!




Bianchissima, anche se un po’ grossa, pesciolini anch’essi bianchi e conchiglie vive che nostra figlia si diverte ad ammucchiare perché devono fare famiglia (sempre riportandole sotto la sabbia però!)... Peccato soltanto per alcuni vetri lasciati da gente incivile e per qualche pezzo di catrame che rovina la purezza della sabbia… Al contrario di ciò che avevo sentito vi sono 2 taverne, e in una prendiamo una favolosa insalata greca che ci rinfresca, a prezzi più che ragionevoli.
Alle 17,30 facciamo ritorno, e la salita, grazie anche al primo tratto di sabbia, ti ammazza!
Cioè, è fattibile (anche con io 10 kg di roba da spiaggia e mio marito con 18 kg di figliola) però arrivi su senza fiato...In più visto il mezzo riposino e la temperatura più che piacevole non mi accorgo di essermi abbrustolita ben bene!      Così il giorno successivo decidiamo di stare più coperti e di visitare le rovine dell’antico porto di Falassarna...
Carine, e molto bella pure la stradina che porta a un tratto di costa piena di scogli su cui il mare si abbatte arrabbiato. Tornata a un colore non più extraterrestre decidiamo di vedere Elafonissi: ce la prendiamo calma in mattinata ci godiamo la strada interna che passa per Topolia e le sue gole, con le piazzole dove vendono miele, formaggio e dictamo…
 
 
Deviamo per Milia (consigliata, giustamente, dalla lonely planet) un villaggio turistico che consiglierei a chi ha bisogno di staccare da tutto e da tutti: piccole case in pietra, con tanto di micro giardino con amaca immerso in un bosco con castagni davvero secolari, e una taverna che propone prodotti locali con un’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Vivendo già in montagna ne ho apprezzato la bellezza ma non ci verrei in vacanza perché amo il mare; ma per chi ama anche il trekking e la natura sicuramente un soggiorno qui completa le attrattive balneari dell’isola.
 
Infine giungiamo ad Elafonissi: oggi c’è un vento tremendo, che increspa l’acqua e cela un po’ i suoi colori caraibici, ma è comunque stupenda: qui ci incontriamo con Luigi (loro erano passati per la strada costiera) e ci godiamo l’acqua bassa e calda… Raggiunto l’isolotto e scavalcata la prima spiaggia il Mar Libico, qui un po’ più riparato si dispiega davanti a noi di un azzurro zaffiro bellissimo, e Luigi ci dice che somiglia molto alle spiagge di Naxos (spero di verificarlo presto!)…
 
Al rientro facciamo una puntatina al monastero di Chrisoskalitissa con annessi greci che urlano per salutarsi e mio marito che fa la guida demenziale davanti alla telecamera. Infine decidiamo di tornare a Falassarna per la strada costiera.. Un consiglio? Non fatelo! Panoramica per carità, ma non finisce mai, è tutta a strapiombo sulla costa sudest e quando hai una bimba di 4 anni e tanta fame e stanchezza da una giornata di escursioni non è davvero l’ideale!
Ancora mare e relax a Falassarna, nonostante il vento forte che rende un po’ meno piacevole la spiaggia, una puntatina a Polirrinia dove ammiriamo la splendida vista dall’acropoli sul golfo di Kissamos. Sulla via del ritorno scopriamo
che avevamo visto solo l’acropoli e ci eravamo persi tutta la parte sotto con tanto di antico acquedotto romano…Per "l’ultima cena" decidiamo di andare in un ristorante che sovrasta la collina prima di Falassarna perché avevamo notato un grosso viavai di locali… e non siamo rimasti delusi! Abbiamo ordinato un piatto misto per 1…un vassoio di roba tra suvlaki, tzazichi e company enorme! per 11 euro! non ce l’abbiamo fatta a finirlo (e vi assicuro che siamo mangioni).

Il giorno dopo con la tristezza nel cuore abbiamo radunato le nostre cose e ci siamo immersi nella confusione di Hanià per pranzare all’Agorà (trovare parcheggio è stato un delirio, e la bimba ha pure vomitato… per fortuna che un edicolante mi ha gentilmente offerto scottex e salviette umidificate!): bellissimo mercato, un po’ più piccolo di quel che immaginavo ma molto suggestivo! Ultimo giro sul porto…. E via verso la penisola di Akrotiri dove ci attende il volo per Bologna.
 
la nostra reporter cretese Monia!






Arrivederci Creta!